Carbon Credit, il super-eroe che inquina, si è rotto e Europa è disperata. Va dallo psicanalista, per capire se il giocattolo si può sostituire con uno nuovo, o se invece serve un cambiamento più radicale. In questa divertente parodia firmata Gordo e prodotta da Re:Common e Counter Balance, vediamo che la spinta europea a \"costruire nuovi mercati\" nell’ambito delle risorse naturali serve ancora una volta gli interessi dei mercati finanziari e va a discapito del rispetto dell’ambiente, del clima e dei diritti umani.
Ma soprattutto, perpetra la dipendenza dai combustibili fossili e allunga i tempi della necessaria trasformazione di questo modello economico verso un sistema di produzione e di organizzazione della società fondato su principi diversi, più equo e in armonia con l’ambiente. E’ ora che Europa inizi a controllare i mercati, e non il contrario!
Qual è il ruolo dell’Europa e della Banca Europea per gli Investimenti nel mercato dei crediti di carbonio? Quali le conseguenze di questo modello di "green economy" tanto sbandierato da multinazionali e istituzioni finanziarie internazionali come soluzione ai problemi ambientali? Ce lo racconta “Carbon credit! (Il primo supereroe che fuma)”, il cartoon prodotto da Re:Common e realizzato da Gordo.it sul meccanismo del mercato dei crediti di carbonio
Quando si tratta di politiche energetiche, in particolare quelle che guidano le relazioni con i paesi vicini, l'Europa ostenta caratteristiche simili a un bambino testardo e ostinato che non riesce a giocare bene con i propri compagni.
Quando si tratta di politiche energetiche, in particolare quelle che guidano le relazioni con i paesi vicini, l'Europa ostenta caratteristiche simili a un bambino testardo e ostinato che non riesce a giocare bene con i propri compagni.
Quando si tratta di politiche energetiche, in particolare quelle che guidano le relazioni con i paesi vicini, l'Europa ostenta caratteristiche simili a un bambino testardo e ostinato che non riesce a giocare bene con i propri compagni.
Quando si tratta di politiche energetiche, in particolare quelle che guidano le relazioni con i paesi vicini, l'Europa ostenta caratteristiche simili a un bambino testardo e ostinato che non riesce a giocare bene con i propri compagni.